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Le fioriture


Dopo la stagione invernale le aiuole cittadine hanno cominciato a colorarsi con le fioriture primaverili, in particolare con viole di diverse varietà.

Queste fioriture stanno lasciando il posto a quelle estive: trentamila piantine fiorite sono previste, in oltre 1.200 mq di superficie, curando ogni accorgimento agronomico e dettaglio estetico per ottenere il miglior ritorno decorativo possibile. La aree fiorite vanno a sommarsi alle fioriture poste in opera dalla Regione nei giardini di propria competenza e ai decori floreali delle fioriere comunali del centro cittadino, per un risultato complessivo di sicuro valore.

Le piantagioni dei fiori sul terreno sono effettuate spesso su piani inclinati che aumentano il senso di lontananza e di importanza, creati posando bordi in pietra o mattoni di tufo, artifizio che ha permesso la creazione di giochi di quote rispetto al piano del prato. L'inclinazione aumenta il piano di visione della bordura fiorita e crea effetti prospettici di grande efficacia. È una soluzione che, oltre alle indubbie ricadute estetiche, consente il riporto di un abbondante substrato di fertili terricci costituiti da sabbia silicea di cava e da torba che costituiscono un fondo ottimale dove le radici possono svilupparsi con il massimo rigoglio e con il minimo rischio di malattie. L'utilizzo dei piani inclinati, in sostanza, restituisce all'occhio di chi osserva una sensazione di "profondità" facendo sembrare l'area fiorita ben più ampia di quanto in realtà sia.

Per quanto concerne le specie ed i conseguenti colori si è optato per la modalità di posa detta a "contrasto successivo". Per i non addetti ai lavori, si tratta di comporre le macchie fiorite per campiture monocromatiche susseguenti, alternate in sequenze cromatiche studiate. La visione per scene successive è indispensabile per prevenire l'effetto saturazione alla vista prolungata di un colore - richiesta del complementare", effetto che andrebbe a sminuire l'efficacia decorativa complessiva, vanificando l'impegno anche economico che l'Amministrazione ha voluto riservare al decoro fiorito.

Le piantine che saranno messe messe a dimora per l'estate sono di prima qualità: petunia "rambly", ibridi di dalia nanissima, alternate celosia, lobelia, alisso e tagete saranno utilizzate con sapienti inserimenti di arbusti fortemente fioriferi quali le lantane e gli ibisco, utili per movimentare le macchie anche in altezza, tutte specie che producono più fiori che foglie esaltando l'impatto visivo della macchia di colore.
In alcune zone saranno utilizzati i cosiddetti "melanges alla francese"; si tratta di alcune combinazioni di piante e fiori dalle forme e dai colori particolari, assortiti con lo scopo di creare effetti tridimensionali spettacolari.

Altra innovazione è stata l'uso, abbinato alle fioriture stagionali, di inerti con funzione di pacciamanti, ma non solo. Rocce, pietre e ciottoli diventano parte integrante della decorazione e aiutano nella modulazione dei contrasti visivi di forme e colori per la massimizzazione dell'impatto, contenendo nel contempo la nascita delle infestanti.

Un impegno, quello delle fioriture, che fa presumere che il verde della città nei prossimi anni sia destinato ad un progressiva evoluzione. Una vera e propria necessità sia per il miglioramento della qualità della vita urbana, di cui il verde è parte non certo secondaria, sia per radicare maggiormente la vocazione turistica della città.