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Il faggio (fagus sylvatica) si presenta, in natura, come una pianta imponente e molto longeva. Una caratteristica che lo rende immediatamente riconoscibile è la sua corteccia, che si presenta molto liscia, sia visivamente sia al tatto. Il legno del faggio è chiaro e facilmente lavorabile.

Il faggio è un albero poco comune in Valle d'Aosta data la sua elevata esigenza di umidità atmosferica che il clima continentale della nostra regione non possiede, se non in Bassa Valle e nelle prime valli laterali, che risentono degli influssi di aria umida dal Canavese.
Ciò non impedisce che vengano coltivati a scopo ornamentale, ed infatti in città ne troviamo diversi esemplari.

Il più facilmente visibile si trova ai Giardini pubblici, quasi nel centro degli stessi. Si tratta di un faggio della varietà asplenifolia, molto elegante sia quando è carico di foglie lanceolate di un bel verde tenue, sia quando i rami sono spogli, in quanto si intravvede la struttura molto ben conformata dei rami.

Si possono poi osservare, a breve distanza uno dall'altro, due faggi in via Monte Grivola, uno ai giardini all'incrocio con via Colonnello Alessi e l'altro all'interno della rotatoria all'incrocio della stessa via con corso Saint Martin de Corléans e via delle Regioni. Quest'ultimo appartiene ad una varietà particolare, si tratta infatti di un fagus sylvatica purpurea, dal fogliame color porpora scuro in primavera ed estate, che tende ad assumere riflessi ramati in autunno.

Altri faggi crescono nell'area verde del Palamiozzi, al Quartiere Dora, e nel parcheggio del cimitero di Aosta.
Infine, diversi faggi sono stati piantati al parco Fontaine Saint-Ours, a formare un piccolo bosco insieme ad altre latifoglie.