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IL PATTO DEI SINDACI PER IL CLIMA E L’ ENERGIA

Il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima - PAESC

Il Patto dei Sindaci per il Clima e l’Energia Sostenibile coinvolge autorità locali e regionali impegnate a raggiungere sul proprio territorio gli obiettivi UE per l’energia e il clima. Il movimento nasce nel 2008 come PAES (Piano di Azione per l’Energia Sostenibile). Nel 2015 l’iniziativa assume una prospettiva a più lungo termine elevando l’impegno per la riduzione delle emissioni di CO2 e includendo tra gli obiettivi l’adattamento ai cambiamenti climatici. Il termine previsto viene spostato dal 2020 al 2030, portando l’obiettivo minimo di riduzione della CO2 dal 20% al 40%. 

L’impegno dei firmatari è la redazione, entro il 2030, di Piani d’Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima (PAESC) e l’adozione di un approccio congiunto per l’integrazione di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici. Gli aderenti al Patto condividono, dal 2021, una visione per il 2050: accelerare la decarbonizzazione dei territori, rafforzare la capacità di adattarsi agli impatti del cambiamento climatico e consentire ai cittadini di accedere a un'energia sicura, sostenibile e accessibile. 

 

L’ITER DI ADESIONE AL PATTO DEI SINDACI PER IL CLIMA E L’ENERGIA 

Le fasi principali sono:

  • Fase 1: Firma del Patto dei Sindaci per il clima e l’energia e il clima, fase che il Comune di Aosta ha concluso nel 2019, approvando l’adesione al Patto con Deliberazione di Consiglio Comunale n. 92 del 23 ottobre 2019, impegnandosi a predisporre il PAESC per raggiungere gli obbiettivi di:
    • riduzione, di almeno il 40%, delle emissioni di CO2 al 2030 rispetto all’inventario emissivo all’anno di riferimento (Baseline), mediante una migliore efficienza energetica e un maggiore impiego di fonti di energia rinnovabili;
    • accrescere la resilienza adattandosi agli effetti del cambiamento climatico;
    • mettere in comune la visione, i risultati, l’esperienza e il know-how acquisiti con altre autorità locali e regionali dell'UE e oltre i confini dell'Unione attraverso la cooperazione diretta e lo scambio inter pares, in particolare nell'ambito del Patto globale dei Sindaci. 
  • Fase 2: Entro due anni dalla adesione: redazione, approvazione e invio del PAESC al Patto dei Sindaci per il Clima e l’Energia, fase conclusa nel 2021, con l’approvazione del PAESC con Deliberazione di Consiglio Comunale n. 207 del 15 dicembre 2021. 
  • Fase 3: Entro due anni dall’approvazione del PAESC, invio al Patto dei Sindaci per il Clima e l’Energia del “Report di Monitoraggio sulle azioni” ed entro quattro anni dall’approvazione del PAESC, il “Resoconto Completo del Monitoraggio”, fase che vede coinvolto il Comune per i prossimi anni, in sinergia e confronto periodico anche con la Regione Autonoma Valle d’Aosta, che sta predisponendo la Strategia di Adattamento ai Cambiamenti Climatici e le Linee Guida per la Decarbonizzazione. 

I CONTENUTI DEL PAESC

L’impegno preso dall’Amministrazione Comunale di Aosta prevede due strategie centrali e una trasversale di miglioramento dell’efficienza energetica e di incremento dell’uso delle fonti rinnovabili:

  1. la mitigazione (obiettivo già presente nel PAES), ovvero la riduzione delle emissioni di CO2;
  2. l’adattamento (nuovo obiettivo del PAESC), ovvero la formulazione delle azioni per la riduzione dei rischi legati ai cambiamenti climatici. 

Il documento di PAESC risulta pertanto strutturato in tre sezioni principali.

  • Il Baseline Emission Inventory (BEI)

L’attività è consistita nell’elaborazione del bilancio dei consumi per settore e per vettore (gas naturale, gasolio, energia elettrica, …). Il bilancio dei consumi è stato stimato per l’anno di riferimento concordato: il 2018.

Viene stimata la produzione elettrica e termica da fonti rinnovabili e di conseguenza, sulla base dei fattori di emissione, si ricostruisce il bilancio delle emissioni comunali di CO2.

Infine, sulla base degli sviluppi territoriali ed insediativi previsti dal Piano Regolatore Generale Comunale Vigente: (PRG) e delle dinamiche socio-economiche, si definisce uno scenario che consente di stimare l’obiettivo di riduzione delle emissioni del PAESC.

  • Il Piano di Azione per la Mitigazione

Questa fase è consistita nell’elaborazione del Piano di Azione a partire dalle risultanze della precedente Baseline, dello scenario tendenziale e dell’obiettivo che è ragionevole porsi. Il Piano d’Azione ha come obiettivo minimo al 2030: la riduzione del 40% delle emissioni rispetto a quelle dell’anno di riferimento 2018.

Il PAESC prevede strategie generali finalizzate alla razionalizzazione dei consumi energetici in ciascun comparto e alla produzione efficiente e rinnovabile di energia. Per ciascuna azione sono valutati: la riduzione del consumo energetico, l’incremento di produzione di energia da FER (Fonti Energetiche Rinnovabili), il costo dell’azione ed il tempo di ritorno.

Viene data particolare enfasi all’approfondimento delle tematiche relative al settore pubblico ovvero Illuminazione Pubblica, parco auto comunale ed Edifici Pubblici.

  • Il Piano d’Azione per l’Adattamento

Per quanto riguarda l’obiettivo di adattamento ai cambiamenti climatici, il PAESC è finalizzato alla riduzione del rischio cui i territori sono esposti in ragione della loro vulnerabilità, grazie alle azioni di adattamento al rischio futuro legato ai cambiamenti climatici.